4 Strumenti del menu Definisci

Il menu Definisci consente di:

4.1  Archivio materiali e connettori

4.1.1 Legno 

Il comando Legno consente di consultare le finestre contenenti le tabelle prestazionali dei seguenti prodotti a base di legno a disposizione all'utente:

4.4.1.1 Legno lamellare omogeneo e combinato:

Le tabelle contengono i valori assunti dalla proprietà meccaniche relativi alle diverse classi di resistenza:

4.1.1.2 Legno massiccio di conifera e di latifoglia:

Le tabelle contengono i valori assunti dalla proprietà meccaniche relativi alle diverse classi di resistenza:

4.1.1.3 Legno Bi/Tri lama:

Le tabelle contengono i valori assunti dalla proprietà meccaniche relativi alle diverse classi di resistenza:

4.1.1.3 BauBuche GL:

Le tabelle contengono i valori assunti dalla proprietà meccaniche relativi alle diverse classi di resistenza:

4.1.2 Pannelli 

Il comando Pannelli consente di accedere alle finestre contenenti le tabelle prestazionali delle tipologie di pannello a disposizione all’utente:

4.1.2.1 Compensato

Nella tabella vengono riportate le proprietà meccaniche riferite a condizioni di ambiente interno secco, umido ed ambiente esterno in accordo alle norme europee EN 636-1, EN 636-2 e EN 636-3:

4.1.2.2 OSB

Nella tabella vengono riportate le proprietà meccaniche riferite a pannelli OSB/2 per uso in ambiente secco, pannelli OSB/3 per uso in ambiente umido e pannelli OSB/4 per carichi pesanti in ambiente umido in accordo alla norma europea EN 300:

4.1.2.3 Particelle

Nella tabella, in accordo alla norma europea EN 312, vengono riportate le proprietà meccaniche riferite a particelle di tipo P4 per l'utilizzo in ambiente secco, particelle di tipo P5 per l'utilizzo in ambiente umido, particelle di tipo P6 per carichi pesanti in ambiente secco e di tipo P7 per carichi pesanti in ambiente umido:

4.1.2.4 LVL (Laminated Veneer Lumber)

Nella tabella, oltre alla denominazione del prodotto e le condizioni di utilizzo, vengono riportate, in accordo alla norma europea EN 14374, le seguenti proprietà fisico meccaniche:

4.1.2.5 Massiccio SWP (Solid Wood Panels)

Nella tabella, oltre alla denominazione del prodotto e le condizioni di utilizzo, vengono riportate, in accordo alla norma europea EN 13353, le seguenti proprietà fisico meccaniche:

4.1.2.6 Fibrogesso

Nella tabella, oltre alla denominazione del prodotto e le condizioni di utilizzo, vengono riportate le seguenti proprietà fisico meccaniche:

4.1.2.7 Cartongesso

Nella tabella, oltre alla denominazione del prodotto e le condizioni di utilizzo, vengono riportate le seguenti proprietà fisico meccaniche:

4.1.3 X-LAM 

Il comando X-LAM consente di accedere alle tabelle riportanti le stratigrafie disponibili dei pannelli X-LAM (pannelli a strati incrociati). Si individuano due tipologie di pannelli a seconda dell'orientazione degli strati superficiali:

Strati superficiali orientati nella direzione della lunghezza del pannello

Strati superficiali orientati in direzione trasversale alla lunghezza del pannello

Le tabelle riportano i dati principali di identificazione del prodotto X-LAM quali:

4.1.4 Connettori 

Il comando Connettori consente di consultare le tabelle che riportano i dati geometrici e meccanici delle seguenti tipologie di dispositivi di connessione messe a disposizione dell’utente:

4.1.4.1 Chiodi lisci

La tabella riporta il produttore, il codice identificativo e la descrizione del prodotto, nonché  le seguenti grandezze geometriche e meccaniche:

4.1.4.2 Chiodi ad aderenza migliorata

La tabella riporta il produttore, il codice identificativo e la descrizione del prodotto, nonché le seguenti grandezze geometriche e meccaniche:

4.1.4.3 Chiodi anker

La tabella riporta il produttore, il codice identificativo e la descrizione del prodotto, nonché le seguenti grandezze geometriche e meccaniche:

4.1.4.4 Cambrette

La tabella riporta il produttore, il codice identificativo e la descrizione del prodotto, nonché le seguenti grandezze geometriche e meccaniche:

4.1.4.5 Viti a filetto parziale

La tabella riporta il produttore, il codice identificativo e la descrizione del prodotto, nonché le seguenti grandezze geometriche e meccaniche:

4.1.4.6 Viti a tutto filetto

La tabella riporta il produttore, il codice identificativo e la descrizione del prodotto, nonché le seguenti grandezze geometriche e meccaniche:

4.1.4.6 Viti per piastre

La tabella riporta il produttore, il codice identificativo e la descrizione del prodotto, nonché le seguenti grandezze geometriche e meccaniche:

4.1.5 Ancoraggi 

Il comando Ancoraggi consente di accedere alle finestre contenenti le tabelle dei dati tecnici relativi alle seguenti tipologie di dispositivi di ancoraggio messi a disposizione dell'utente:

4.1.5.1 Hold-Down

La tabella riporta il produttore, il codice identificativo e la descrizione dei componenti della connessione (hold-down, connettori, rondella (se presente), barra filettata/ancorante meccanico e ancorante chimico), nonché le seguenti informazioni relative alla messa in opera:

4.1.5.2 Piastre a trazione legno-calcestruzzo

La tabella riporta il produttore, il codice identificativo e la descrizione dei componenti della connessione (piastra, connettori, barra filettata/ancorante meccanico e ancorante chimico), nonché le seguenti informazioni relative alla messa in opera:

4.1.5.3 Doppio Hold-Down

La tabella riporta il produttore, il codice identificativo e la descrizione dei componenti della connessione (hold-down, connettori, rondella (se presente) e bullone/barra filettata), nonché le seguenti informazioni relative alla messa in opera:

4.1.5.4 Piastre a trazione legno-legno

La tabella riporta il produttore, il codice identificativo e la descrizione del prodotto, nonché le seguenti proprietà geometriche e meccaniche:

4.1.5.5 Angolare legno-calcestruzzo

La tabella riporta il produttore, il codice identificativo e la descrizione dei componenti della connessione (angolare, connettori, barra filettata/ancorante meccanico e ancorante chimico (se presente)), nonché le seguenti informazioni relative alla messa in opera:

4.1.5.6 Piastra a taglio legno-calcestruzzo

La tabella riporta il produttore, il codice identificativo e la descrizione dei componenti della connessione (piastra, connettori, barra filettata/ancorante meccanico e ancorante chimico (se presente)), nonché le seguenti informazioni relative alla messa in opera:

4.1.5.7 Angolare Legno-Legno

La tabella riporta il produttore, il codice identificativo e la descrizione dei componenti della connessione (angolare, connettori sul lato verticale e su quello orizzontale), nonché le seguenti informazioni relative alla messa in opera: 

4.1.5.8 Piastre a taglio legno-legno

La tabella riporta il produttore, il codice identificativo e la descrizione del prodotto, nonché le proprietà geometriche e meccaniche:

4.1.6 Tasselli

Il comando Tasselli consente di accedere alle finestre contenenti le tabelle dei dati tecnici relativi alle seguenti tipologie di ancoranti per c.a. messi a disposizione dell'utente:

4.1.6.1 Ancoranti chimici

La tabella riporta il produttore, il codice identificativo e la descrizione della barra filettata, il codice identificativo e la descrizione dell'ancorante chimico.

4.1.6.2 Tasselli meccanici

La tabella riporta il produttore, il codice identificativo e la descrizione del tassello meccanico.

4.1.7 Profili in acciaio

Il comando Profili in acciaio consente di consultare le tabelle che riportano le proprietà geometriche e inerziali delle sezioni trasfersali in acciaio piu comuni sui mercati europei, britannici e americani:

4.1.7.1 Profili europei aperti

Sono disponibili le tabelle che riportano le carateristiche geometriche e inerziali di profili IPE, HEA, HEB, HEM, IPN, HL, HD, HP, HG, UPE, UPN e UE.

4.1.7.2 Profili britannici aperti

Sono disponibili le tabelle che riportano le carateristiche geometriche e inerziali di profili UB, J, UC, UBP e PFC.

4.1.7.3 Profili americani aperti

Sono disponibili le tabelle che riportano le carateristiche geometriche e inerziali di profili W, S, HP, C e MC.

4.1.7.4 Profili cavi

Sono disponibili le tabelle che riportano le carateristiche geometriche e inerziali di profili rettangolari laminati a caldo, quadrati laminati a caldo, circolari laminati a caldo, rettangolari formati a freddo, quadrati formati a freddo e circolari formati a freddo,

4.2 Elementi

Il sottomenu Elementi consente di definire dettagliatamente le caratteristiche geometriche e meccaniche degli elementi strutturali (pareti, solai, elementi lineari e connessioni) ed alcune ulteriori impostazioni di verifica degli elementi stessi.

4.2.1 Tipologia di parete 

Il comando Tipologia di parete consente di creare una nuova definizione di tipologia di parete e di modificare o fare una copia di una tipologia preesistente. L'utente ha inoltre la possibilità di selezionare delle tipologie di parete predefinite a telaio o in XLAM. 

4.2.1.1 Pareti a telaio

Il comando Crea parete telaio consente di generare una nuova tipologia di parete andando a definire le caratteristiche geometriche e meccaniche del telaio e dei pannelli di rivestimento. Nella prima finestra di dialogo l'utente è chiamato a:

Le caratteristiche geometriche degli elementi costituenti il telaio da definire sono le seguenti:

Per definire le caratteristiche geometriche e meccaniche dei pannelli di rivestimento e della loro connessione al telaio, l'utente deve accedere alle successive finestre di dialogo Rivestimento Lato1/Lato2:

In tali finestre è necessario definire:

Nelle finestre di dialogo Rivestimento Lato 1/2 la spaziatura dei connettori interni sc,i è calcolata sulla base della spaziatura dei connettori di bordo sc,b con riferimento a quanto disposto dalla normativa UNI EN 1995-1-1: 2005 al punto 10.8.2: sc,i = min(2sc,b ; 300 mm).

Il valore della resistenza complessiva della connessione pannello-telaio Fv,Rk fornito all'interno della finestra è calcolato in accordo alle disposizioni contenute nella normativa UNI EN 1995-1-1: 2005 al punto 8.2.2. 

Il valore della rigidezza dei mezzi di unione  Kser  fornito all'interno della finestra è calcolato in accordo alle disposizioni contenute nella normativa UNI EN 1995-1-1: 2005 al punto 7.1.

Nota: 

Cliccando l'icona riportata in figura l'utente può modificare il valore riportato immediatamente a destra dell'icona medesima.

4.2.1.2 X-LAM

Il comando Crea parete XLAM consente di generare una nuova tipologia di parete andando a definire le caratteristiche geometriche e meccaniche dei pannelli X-LAM. Nella prima finestra di dialogo l'utente è chiamato a:

Mediante l'apposità checkbox è possibile ruotare di 90° il pannello al fine di cambiare l'orientazione degli strati del pannello. 

In base al tipo di sezione e al materiale selezionati, il programma determina il modulo di taglio Geff, con riferimento al modello di calcolo proposto all'interno della pubblicazione "Verification of CLT-plates under loads in plane - Bogensperger T. Moosbrugger T. e Silly". L'utente ha comunque la possibilità di modificare manualmente il valore di calcolo sulla base di indagini sperimentali o di modelli di calcolo più accurati.

Nel caso in cui l'utente abbia scelto di creare un parete giuntata, la definizione della tipologia e delle proprietà dei giunti è resa possibile dalle finestre di dialogo che seguono.

Tipologia giunto

Proprietà del giunto

La finestra di dialogo consente di definire:

Il valore della resistenza del singolo connettore Fv,Rk fornito all'interno della finestra è calcolato in accordo alle disposizioni contenute nella normativa UNI EN 1995-1-1: 2005 al punto 8.2.2. 

Il valore della rigidezza dei mezzi di unione  Kser  fornito all'interno della finestra è calcolato in accordo alle disposizioni contenute nella normativa UNI EN 1995-1-1: 2005 al punto 7.1. 

4.2.2 Tipologia di solaio 

Il comando Tipologia di solaio consente di creare una nuova definizione di tipologia di solaio e di modificarne o fare una copia di una preesistente. L'utente ha inoltre la possibilità di selezionare delle tipologie predefinite di solai a travetti, massiccio o in XLAM.

4.2.2.1 Solaio a travetti

Il comando Crea solaio a travetti consente di generare una nuova tipologia di solaio a travetti andando a definire le caratteristiche geometriche e meccaniche degli stessi. Nella finestra di dialogo l'utente è chiamato a:

Le caratteristiche geometriche dei travetti da definire sono le seguenti:

La finestra di dialogo riporta i valori assunti dalle caratteristiche inerziali della sezione dei travetti (area e momenti d'inerzia rispetto agli assi principali).

4.2.2.2 Solaio massiccio

Il comando Crea solaio massiccio consente di generare una nuova tipologia di solaio massiccio andando a definire le caratteristiche geometriche e meccaniche dei pannelli costituenti il solaio stesso. Nella finestra di dialogo l'utente è chiamato a:

Le caratteristiche geometriche dei pannelli da definire sono le seguenti:

La finestra di dialogo riporta i valori assunti dalle caratteristiche inerziali della sezione del pannello (area e momento d'inerzia).

4.2.2.3 Solaio in XLAM

Il comando Crea solaio XLAM consente di generare una nuova tipologia di solaio in XLAM andando a definire le caratteristiche geometriche e meccaniche dei pannelli costituenti il solaio stesso. Nella finestra di dialogo l'utente è chiamato a:

La finestra di dialogo riporta i valori assunti dalle caratteristiche inerziali della sezione del pannello (area netta e momento d'inerzia netto).

4.2.3 Sezioni trasversali 

Il comando Sezioni trasversali consente di creare una nuova definizione di una sezione trasversale in legno o in acciaio e di modificarne o fare una copia di una preesistente. L'utente ha inoltre la possibilità di utilizzare una delle sezioni predefinite.

Selezionando il comando Nuova sezione in legno è possibile definire una nuova sezione in legno.

Nella finestra di dialogo l'utente è chiamato a: 

La finestra di dialogo riporta il valore assunto dalle caratteristiche inerziali della sezione (area e momenti di inerzia rispetto agli assi principali).

Selezionando il comando Nuova sezione in acciaio è possibile definire una nuova sezione in acciaio:

Nella finestra di dialogo l'utente è chiamato a: 

La finestra di dialogo riporta il valore assunto dalle caratteristiche inerziali della sezione (area, momenti di inerzia e moduli di resistenza rispetto agli assi principali).

4.2.4 Connessioni 

Il comando Connessioni consente di creare una nuova definizione di connessione e di modificarne o fare un copia di una preesistente. L'utente ha inoltre la possibilità di utilizzare una delle connessioni predefinite.

Selezionando il comando Aggiungi nuovo è possibile definire una nuova connessione:

 La prima finestra di dialogo permette all'utente di:

Nota: calcolo resistenza della chiodatura – valori da certificato

Per le connessioni nel cui certificato viene fornito il valore caratteristico della resistenza della chiodatura (hold down, doppio hold down, piastre a trazione legno-calcestruzzo, angolari legno-calcestruzzo, angolari legno-legno, piastre a taglio legno-calcestruzzo) si applica quanto segue.

Rk mostrato in interfaccia indica il valore caratteristico di resistenza della chiodatura nell'ipotesi del rispetto delle distanze dai bordi e con riferimento ad una densità caratteristica del legno pari a 350 kg/m3. In fase di calcolo la resistenza della chiodatura verrà corretta, per una densità del materiale utilizzato inferiore a 350 kg/m3, secondo la formula Rk,dens = R· (ρ/ 350)2

Nota: calcolo resistenza della chiodatura legno acciaio – valori da calcolo Johansen

Per le connessioni in cui il valore della resistenza della chiodatura viene calcolato mediante la teoria di Johansen (piastre a trazione legno-legno, piastra a taglio legno-legno sia di base che di interpiano) si applica quanto segue.

Rk mostrato in interfaccia indica il valore caratteristico di resistenza della chiodatura nell'ipotesi del rispetto delle distanze dai bordi e con riferimento ad una densità caratteristica del legno pari a 350 kg/m3. In fase di calcolo la resistenza della chiodatura verrà valutata con l’effettiva densità del legno utilizzato.

La capacità portante della chiodatura dipende dallo spessore della piastra in acciaio: in funzione dello spessore della piastra scelta il calcolo viene eseguito nell’ipotesi di piastra spessa, di piastra sottile o tramite interpolazione lineare nelle condizioni intermedie.

4.2.4.1 Ancoraggio interpiano

Le finestre successive consentono all'utente di definire dettagliatamente gli ancoraggi relativi alle tipologie selezionate in precedenza.

Ancoraggio a trazione Nastro forato:

All'interno della finestra l'utente può definire:

All'interno della finestra vengono riportati:

Nota: Utilizzo del numero totale o efficace di connettori

Nel caso di chiodi e viti con diametro efficace def minore od uguale a 6 mm il numero efficace di connettori disposti in una fila parallelamente alla fibratura, ai fini del calcolo della capacità portante parallela alla fibratura, viene valutato in accordo con il punto 8.3.1.1 (8) della norma EN 1995-1-1. Nel caso delle viti con diametro efficace def maggiore di 6 mm il numero efficace di connettori disposti in una fila parallelamente alla fibratura, ai fini del calcolo della capacità portante parallela alla fibratura, viene valutato in accordo con il punto 8.5.1.1 (4) della norma EN 1995-1-1. Il numero efficace di connettori nef,conn utilizzato nel calcolo della capacità portante della connessione di un nastro forato/piastra forata è dato dalla seguente formula nef,conn = nef,fila * nfile in cui:

Per le pareti in XLAM, ai fini del calcolo della capacità portante della connessione del nastro forato/piastra forata, si utilizza il numero efficace di connettori quando la direzione della fibratura delle tavole esterne del pannello XLAM è parallela alla fila stessa e alla direzione del carico. Le possibili casistiche sono qui riassunte.

Nastro forato/piastra forata a trazione

Piastra forata a taglio

Per le pareti intelaiate la capacità portante dei nastri forati e delle piastre forate a trazione e taglio viene sempre valutata utilizzando il numero efficace di connettori in quanto la direzione della fibratura (nel montante per le connessioni a trazione e nel traverso per quelle a taglio) è sempre parallela alle file di connettori e alla direzione del carico.

Nota: Spaziatura minima parallela alla fibratura

I limiti di inserimento relativi al campo "Spaziatura parallela alla fibratura a1" sono valutati nell'ipotesi in cui la sollecitazione sia parallela alla fibratura. Il valore della spaziatura parallela alla fibratura (a1) viene utilizzato infatti unicamente per la valutazione del numero efficace di connettori. Qualora la sollecitazione sia ortogonale alla fibratura il calcolo della resistenza viene eseguito facendo riferimento al numero totale di connettori.

Ancoraggio a trazione Doppio Hold-Down:

All'interno della finestra l'utente può definire:

All'interno della finestra vengono riportati:

Nota: coefficiente di eccentricità

La forza di trazione agente sul bullone viene calcolata tenendo in conto del momento aggiuntivo dovuto al non allineamento tra la forza esterna agente sulla flangia verticale dell’hold-down ed il bullone stesso mediante un coefficiente di eccentricità indicato con kt. Si ha:

T= Ta · kt

in cui:

- Tb: è la forza di trazione agente sul bullone incremetata per effetto dell'eccentricità tra flangia e bullone

- Ta: è la forza di trazione agente sull'hold-down

-  kt: è il coefficiente di eccentricità

Ancoraggio a taglio Piastra forata:

All'interno della finestra l'utente può definire:

All'interno della finestra vengono riportati:

Ancoraggio a taglio Angolare:

All'interno della finestra l'utente può definire:

All'interno della finestra vengono riportati:

4.2.4.2 Ancoraggio di base

Ancoraggio a trazione Hold-Down:

All'interno della finestra l'utente può definire:

All'interno della finestra vengono riportati:

Nota: coefficiente di eccentricità

La forza di trazione agente sui tasselli viene calcolata tenendo in conto del momento aggiuntivo dovuto al non allineamento tra la forza esterna agente sulla flangia verticale dell’hold-down ed i tasselli stessi mediante un coefficiente di eccentricità indicato con kt. Si ha:

T= Ta · kt

in cui:

- Tp: è la forza di trazione agente sui tasselli incremetata per effetto dell'eccentricità tra flangia e tasselli

- Ta: è la forza di trazione agente sull'hold-down

-  kt: è il coefficiente di eccentricità

Ancoraggio a trazione Piastra a trazione legno-calcestruzzo:

All'interno della finestra l'utente può definire:

All'interno della finestra vengono riportati:

Nota: coefficiente di eccentricità

La forza di taglio agente sui tasselli viene calcolata mediante il coefficiente di correzione indicato con kt. Si ha:

V= Ta · kt

in cui:

- Vp: è la forza di taglio agente sui tasselli

- Ta: è la forza di trazione totale agente sulla connessione

-  kt: è il coefficiente di eccentricità

Ancoraggio a taglio Angolare con Tasselli:

All'interno della finestra l'utente può definire:

All'interno della finestra vengono riportati:

Ancoraggio a taglio Angolare fissato su soglia di legno:

All'interno della finestra l'utente può definire:

All'interno della finestra vengono riportati:

Ancoraggio a taglio Piastra a taglio legno-calcestruzzo:

All'interno della finestra l'utente può definire:

All'interno della finestra vengono riportati:

Ancoraggio a taglio Piastra forata fissata su soglia in legno:

All'interno della finestra l'utente può definire:

All'interno della finestra vengono riportati:

4.2.5 Svergolamento 

Il comando Svergolamento consente di definire diverse tipologie di vincoli per la verifica ad instabilità di travi in legno o acciaio e di modificare o copiare una tipologia preesistente. L'utente ha inoltre la possibilità di utilizzare una delle tipologie predefinite.

Selezionando il comando Aggiungi definizione per travi in legno è possibile definire una nuova tipologia di vincoli per travi in legno:

Nella finestra di dialogo l'utente è chiamato a:

Selezionando il comando Aggiungi definizione per travi in acciaio è possibile definire una nuova tipologia di vincoli per travi in acciaio:

Nella finestra di dialogo l'utente è chiamato a:

Per profili in acciaio laminati a C si ipotizza l'assenza di fenomeni di instabilità flesso-torsionale.

4.2.6 Vibrazioni 

Il comando Vibrazioni consente di definire diverse proprietà per la verifica delle vibrazioni dei solai e di modificare o copiare una tipologia preesistente. L'utente ha inoltre la possibilità di utilizzare una delle tipologie predefinite.

Selezionando il comando Aggiungi nuovo l'utente può assegnare i parametri necessari per le verifiche di vibrazione sui solai. Nelle finestra di dialogo l'utente è chiamato a:

Il valore del coefficiente di smorzamento può indicativamente essere assunto pari a:

4.2.7 Limiti di deformazione 

Il comando Limiti di deformazione consente di definire i limiti di deformazione per la verifica di defmrabilità di travi e solai e di modificare o copiare una tipologia preesistente. L'utente ha inoltre la possibilità di utilizzare una delle tipologie predefinite.

Selezionando il comando Nuova definizione per travi in legno o il comando Nuova definizione per solai o tetti, l'utente può assegnare i limiti di deformazione necessari per la verifica di elementi lignei. Nelle finestra di dialogo l'utente è chiamato a:

I limiti di deformazioni da settare sono:

Selezionando il comando Nuova definizione per travi in acciaio l'utente può assegnare i limiti di deformazione necessari per la verifica di elementi in acciaio. Nelle finestra di dialogo l'utente è chiamato a:

I limiti di deformazioni da settare sono:

4.3 Carichi

4.3.1 Carichi parete 

Il comando Carichi parete consente di definire i carichi assegnabili alle pareti e di modificare o copiare le definizioni preesistenti.

Selezionando il comando Aggiungi nuovo l'utente può definire i carichi agenti su una parete. Nelle finestra di dialogo l'utente è chiamato:

4.3.1.1 Parete interna

Definendo una Parete interna l'utente ha la possibilità di:

4.3.1.2 Parete esterna

Definendo una Parete esterna l'utente ha la possibilità di:

Il Carico vento, nel caso di utilizzo delle Norme Tecniche per le Costruzioni come normativa di riferimento, è calcolabile con vari livelli di automazione dal programma con riferimento alla geolocalizzazione del modello e alle impostazioni settate nella sezione Proprietà del progetto/Neve Vento/Vento. Nel caso di utilizzo degli Eurocodici come normativa di riferimento, il carico da vento può essere calcolato con vari livelli di automazione a partire dalle impostazioni settate nella sezione Proprietà del progetto/Vento.

Nel caso di utilizzo delle Norme Tecniche per le Costruzioni come normativa di riferimento, il Carico vento è definito secondo le sue componenti esterne sopravento, sottovento e laterale e le componenti interne in pressione e depressione e può essere calcolato secondo le seguenti opzioni (selezionabili cliccando sull'icona a forma di matita presente accanto a ciascuna componente):

Nel caso di utilizzo degli Eurocodici come normativa di riferimento, il Carico vento è definito secondo le sue componenti esterne sopravento, sottovento e laterale e le sue componenti interne in pressione e depressione e può essere calcolato secondo le seguenti opzioni (selezionabili cliccando sull'icona a forma di matita presente accanto a ciascuna componente):

4.3.2 Carichi solaio 

Il comando Carichi solaio consente di definire i carichi assegnabili ai solai e di modificare o copiare le definizioni preesistenti. L'utente ha inoltre la possibilità di utilizzare una delle tipologie predefinite relative a solai ad uso residenziale, ad uso ufficio e di copertura.

Selezionando il comando Aggiungi nuovo l'utente può definire i carichi agenti su un solaio. Nelle finestra di dialogo l'utente è chiamato a:

4.3.2.1 Solaio interno (interpiano)

Definendo un carico per Solaio interno l'utente ha la possibilità di:

In accordo con la normativa di riferimento impostata, l'utente ha a disposizione i carichi variabili inclusi in normativa con i rispettivi coefficienti e classi di durata. La scelta avviene mediante due menù a tendina che consentono di scegliere la categoria e la sottocategoria di carico.

Selezionando il comando Mostra Categorie è possibile accedere alla tabella che, in accordo con la normativa di riferimento, riassume le categorie di carico variabile e i rispettivi coefficienti:

In funzione della categoria scelta, il software propone automaticamente il valore di carico riportato in normativa. L'utente può incrementare manualmente tale valore se necessario.

Selezionando la "x" posta in corrispondenza del margine destro della finestra Carichi Variabili, è possibile eliminare il carichi selezionato:

4.3.2.2 Solaio di copertura

Definendo un Solaio di copertura l'utente ha la possibilità di:

I carichi da neve e da vento, nel caso di utilizzo delle Norme Tecniche per le Costruzioni come normativa di riferimento, sono calcolabili automaticamente dal programma (con riferimento alla geolocalizzazione del modello e alle impostazioni settate nella sezione Proprietà del progetto/Neve Vento/Vento). Nel caso di utilizzo degli Eurocodici come normativa di riferimento, i soli carichi da vento possono essere definiti secondo una procedura automatica.

Nel caso di utilizzo delle Norme Tecniche per le Costruzioni come normativa di riferimento, il software può calcolare automaticamente il Carico neve in funzione della geolocalizzazione del progetto, dei coefficienti di forma (automaticamente calcolato), di esposizione (automaticamente calcolato) e termico (definito dall'utente). In alternativa, l'utente può settare manualmente il valore di questo carico.

Per quanto riguarda il Carico vento, esso è definito secondo le sue componenti esterne in pressione e in depressione e le sue componenti interne in pressione e depressione e può essere calcolato secondo le seguenti opzioni (selezionabili cliccando sull'icona a forma di matita presente accanto a ciascuna componente):

Nel caso di utilizzo degli Eurocodici come normativa di riferimento, il Carico neve è definito manualmente dall'utente.

Per quanto riguarda il Carico vento, esso è definito secondo le sue componenti esterne in pressione e in depressione e le sue componenti interne in pressione e depressione e può essere calcolato secondo le seguenti opzioni (selezionabili cliccando sull'icona a forma di matita presente accanto a ciascuna componente):

Selezionando il comando Aggiungi carico variabile è possibile aggiungere un carico variabile, o ripristinare un carico precedentemente eliminato.

4.3.3 Carichi lineari

Il comando Carichi lineari consente di definire i carichi lineari (applicabili a solai, tetti e travi) e di modificare o copiare le definizioni preesistenti.

La finestra di dialogo è coerente con quella dei carichi da solaio/tetto a cui si rimanda per ulteriori dettagli.

4.4 Elimina definizioni non in uso

Il comando Elimina definizioni non in uso consente di eliminare automaticamente tutte le definizioni della sezione Elementi e della sezione Carichi non utilizzate nel modello al momento dell'utilizzo del comando.

Il comando non è annullabile una volta confermato.

Non è possibile eliminare tutte le definizioni di una tipologia di elemento/carico, il software richiede sempre la presenza di almeno una definizion per tipologia di elemento/carico.