5 Strumenti del menu Proprietà del progetto

5.1 Geolocalizzazione 

Il comando Geolocalizzazione, disponibile solo nel caso di utilizzo delle Norme Tecniche per le costruzioni 2008 o 2018 come normativa di riferimento, permette di accedere alla finestra di dialogo in cui l'utente è chiamato a definire l'ubicazione della struttura da modellare. Il sito può essere individuato:

5.2 Proprietà sismiche 

Il comando Proprietà sismiche consente di definire i parametri necessari per definire l'azione sismica in accordo con la normativa di riferimento impostata.

Le finestre di dialogo raggiungibili con il comando Proprietà sismiche differiscono a seconda che la normativa di riferimento sia quella italiana (Norme Tecniche per le Costruzioni 2008 o 2018) o siano gli Eurocodici con eventuali annessi nazionali.

5.2.1 Norme Tecniche per le Costruzioni 2008 o 2018

Innanzitutto l'utente è chiamato a scegliere se fare riferimento a spettri sismici di risposta definiti secondo la procedura proposta dalle NTC o se importare degli spettri definiti dall'utente stesso

5.2.1.1 Spettri definiti dall'utente

Nel caso si opti per importare spettri definiti dall'utente, nella seconda finestra di dialogo è necessario definire:

Nelle successive finestre di dialogo l'utente può caricare i file, in formato csv, degli spettri di progetto (quindi già ridotti per eventuali fattori di comportamento) per gli stati limite ultimi e di esercizio.

Il file importato deve contenere, in accordo con le impostazioni di sistema per i separatori decimali e di elenco, una prima colonna sulle quali sono riportate le ascisse dello spettro e una seconda colonna con le ordinate dello stesso.

Ad esempio, se le impostazioni di sistema seguono le convenzioni italiane, il separate di elenco e ";" mentre il separatore decimale è ",". Se le impostazioni di sistema seguono le convenzioni inglesi, il separate di elenco e "," mentre il separatore decimale è ".".

5.2.1.2 Spettri da normativa - Vita nominale, classi d'uso e parametri spettrali

Nella finestra di dialogo l'utente è chiamato a selezionare:

La finestra di dialogo riporta:

Per gli Stati limite di esercizio e gli Stati limite ultimi, nella finestra vengono riportati i valori dei seguenti parametri necessari per la definizione degli spettri elastici in accelerazione:

5.2.1.3 Spettri da normativa - Categorie di sottosuolo

Nella finestra di dialogo l'utente è chiamato a selezionare:

Nella finestra di dialogo viene riportato il valore assunto dal Coefficiente di amplificazione topografica Snonché, per gli Stati limite di esercizio e gli Stati limite ultimi, i valori dei seguenti parametri necessari per la definizione degli spettri elastici in accelerazione:

5.2.1.4 Spettri da normativa - Spettri di progetto elastici

La finestra di dialogo fornisce la rappresentazione grafica degli spettri elastici di progetto associati agli Stati limite ultimi e di esercizio, definiti sulla base dei parametri selezionati dall'utente nelle finestre di dialogo precedentemente llustrate, con riferimento alle espressioni fornite dalle NTC.

Affinché la definizione degli spettri elastici sia compiuta, l'utente è chiamato a fornire:

Dal valore assunto da tale coefficiente dipende il  valore assunto da parametro η definito come:

5.2.1.5 Spettri da normativa - Spettri di progetto SLV

La finestra di dialogo fornisce la rappresentazione grafica (in colore rosso) dello spettro di progetto inelastico ottenuto a partire dal corrispondente spettro elastico mediante l'introduzione del fattore di comportamento che tiene conto in modo sintetico della capacità dissipativa anaelastica della struttura, della sua sovraresistenza e dell'incremento del suo periodo proprio a seguito delle plasticizzazioni.

Lo spettro di progetto Sd(T) da utilizzare è ottenuto riducendo le ordinate dello spettro elastico corrispondente riferito alla probabilità di superamento nel periodo di riferimento PVR considerata secondo le formule 3.2.3.2.1 delle NTC dove η vale 1/q.

Nella finestra di dialogo l'utente è chiamato a:

All'interno della finestra di dialogo vengono riportati: 

5.2.1.6 Spettri da normativa - Spettri di progetto SLD e SLO

Le finestre di dialogo forniscono le rappresentazioni grafica degli spettri di progetto agli Stati Limite di Danno e agli Stati Limite di Operatività (solo per strutture in classi d'uso III e IV).

Nel caso di utilizzo delle NTC 2018 come normativa di riferimento, è possibile applicare un fattore di comportamento anche allo spettro di progetto agli Stati Limite di Danno.

5.2.2 Eurocodici e eventuali Annessi Nazionali

Innanzitutto l'utente è chiamato a scegliere se fare riferimento a spettri sismici di risposta definiti secondo la procedura proposta dall'EC8 o se importare degli spettri definiti dall'utente stesso:

5.2.2.1 Spettri definiti dall'utente

Nel caso si opti per importare spettri definiti dall'utente, nella prima finestra di dialogo è necessario definire:

Nelle successive finestre di dialogo l'utente può caricare i file, in formato csv, degli spettri di progetto (quindi già ridotti per eventuali fattori di comportamento) per gli stati limite ultimi e di esercizio.

Il file importato deve contenere, in accordo con le impostazioni di sistema per i separatori decimali e di elenco, una prima colonna sulle quali sono riportate le ascisse dello spettro e una seconda colonna con le ordinate dello stesso.

Ad esempio, se le impostazioni di sistema seguono le convenzioni italiane, il separate di elenco e ";" mentre il separatore decimale è ",". Se le impostazioni di sistema seguono le convenzioni inglesi, il separate di elenco e "," mentre il separatore decimale è ".".

5.2.2.2 Spettri da normativa - Parametri spettrali

Nella finestra di dialogo l'utente è chiamato a definire:

La finestra di dialogo riporta:

5.2.2.3 Spettri da normativa - Spettri elastici

La finestra di dialogo fornisce la rappresentazione grafica degli spettri elastici di progetto associati agli Stati limite ultimi e di esercizio, definiti sulla base dei parametri selezionati dall'utente nelle finestre di dialogo precedentemente llustrate, con riferimento alle espressioni fornite dall'EC8.

Affinché la definizione degli spettri elastici sia compiuta, l'utente è chiamato a fornire:

Dal valore assunto da tale coefficiente dipende il  valore assunto da parametro η definito come:

5.2.2.4 Spettri da normativa - Spettro di progetto

La finestra di dialogo fornisce la rappresentazione grafica (in colore rosso) dello spettro di progetto inelastico ottenuto a partire dal corrispondente spettro elastico mediante l'introduzione del fattore di comportamento che tiene conto in modo sintetico della capacità dissipativa anaelastica della struttura, della sua sovraresistenza e dell'incremento del suo periodo proprio a seguito delle plasticizzazioni.

Nella finestra di dialogo l'utente è chiamato a:

All'interno della finestra di dialogo vengono riportati: 

 

5.2.2.5 Modifica dell'azione sismica

Nel caso in cui si sia acquistato il modulo aggiuntivo “Classificazione del rischio sismico” viene attivata la TAB “Modifica azione sismica” nella finestra “Proprietà sismiche”. Mediante i comandi nella TAB è possibile modificare l’entità dell’azione sismica utilizzata nelle analisi agendo, per ogni stato limite, sulla percentuale ag/ag,rif, che rappresenta il rapporto tra la massima accelerazione orizzontale del suolo ag dell’azione modificata e quella di riferimento del sito. Se la % è inferiore al 100% si ha una riduzione dell’azione sismica, se è maggiore al 100% si ha un incremento della stessa, mentre se è pari al 100% nell’analisi viene utilizzata l’azione sismica senza modifiche rispetto a quella proposta dalle Norme Tecniche per le Costruzioni. Qualora non si stia eseguendo la classificazione sismica della costruzione è necessario assicurarsi che la % di modifica dell’azione sismica relativa ad ogni stato limite sia impostata pari al 100% per poter eseguire le verifiche coerentemente con le Norme Tecniche per le Costruzioni.

La % di modifica agisce sulla massima accelerazione orizzontale del suolo ag. Tale parametro, moltiplicato per il coefficiente S che tiene conto della categoria di sottosuolo e delle condizioni topografiche, fornisce la PGA.

Per ogni stato limite è possibile determinare la PGAc di capacità della costruzione individuando la % di modifica dell’azione simica che induce il raggiungimento dei medesimi stati limite e che cioè porta le relative verifiche (intese come rapporto tra azione e resistenza o come rapporto tra spostamento e spostamento limite) ad un valore prossimo al 100%. Il valore delle % di verifica potrà essere visualizzato una volta lanciata l’analisi.

Operativamente è possibile determinare la PGAc di capacità della costruzione seguendo alternativamente le seguenti procedure:

5.3 Neve/Vento NTC 

Il comando Neve/Vento, disponibile solo nel caso di utilizzo delle Norme Tecniche per le costruzioni 2008 o 2018 come normativa di riferimento, consente di completare la definizione dei carichi da neve e da vento agenti sulla struttura che sono già parzialmente definiti dal programma sulla base della geolocalizzazione della struttura sul territorio.

Il calcolo dei carichi da vento e neve è condotto con riferimento alle disposizioni fornite dalle NTC rispettivamente ai punti 3.3 (Azioni del vento) e 3.4 (Azioni da neve).

5.3.1 Neve

All'interno della finestra di dialogo l'utente è chiamato a:

All'interno della finestra di dialogo vengono riportati:

5.3.2 Vento

All'interno della finestra di dialogo l'utente è chiamato a:

All'interno della finestra di dialogo vengono riportati:

5.4 Vento EC 

Il comando Vento, disponibile solo nel caso di utilizzo degli Eurocodici come normativa di riferimento, consente di definire i carichi da vento agenti sulla struttura secondo il metodo proposto dalla versione internazionale della norma EN 1991-1-4.

All'interno della finestra di dialogo l'utente è chiamato a:

5.5 Informazioni di progetto 

Il comando Informazioni di progetto consente all'utente di immettere in una finestra di dialogo le informazioni relative all'oggetto, al committente, all'impresa costruttrice, al progettista delle strutture e al progettista architettonico del progetto. All'interno della finestra è possibile modificare, se necessario, la geolocalizzazione del sito.

5.6 Preferenze 

5.6.1 Normativa

Il comando consente all'utente di impostare la normativa di riferimento e accedere alle finestre in cui sono riportati i coefficienti parziali di sicurezza per le azioni, i coefficienti di sicurezza per i materiali legno e acciaio, i coefficienti di combinazione associati alle varie tipologie di carico, i coefficienti del legno kdef e kmod e alcune opzioni relative ai limiti di spostamento di interpiano e al coefficiente di influenza delle fessurazioni sulle verifiche a taglio di travi in legno.

5.6.2 XLAM

La tab XLAM permette di accedere alla finestra che consente all'utente di selezionare il metodo di calcolo a cui il programma deve fare riferimento per eseguire le verifiche degli elementi in X-LAM. Per quanto concerne le azioni ortogonali al piano, l'utente può scegliere uno dei due metodi di calcolo seguenti:

Per quanto concerne le azioni nel piano, l'utente può scegliere uno dei due metodi di calcolo seguenti:

L'utente ha inoltre la possibilità di:

5.6.3 Connettori

La tab Connettori permette di definire le limitazioni in percentuale del contributo dell'effetto fune alla resistenza a taglio dei connettori a gambo cilindrico utilizzabili nel software e di scegliere la modalità di calcolo del momento di snervamento per le viti.

5.6.4 Diaframmi

La tab Diaframmi fornisce le seguenti impostazioni di dettaglio per il calcolo delle pareti a telaio secondo il metodo di analisi A fornito al punto 9.2.4.2 dell'Eurocodice 5:

5.6.5 Vibrazioni

La tab Vibrazioni permette di definire le seguenti impostazioni di dettaglio per le verifiche di vibrazione dsi solai:

5.6.6 Automazioni

La tab Automazioni permette di definire le seguenti impostazioni necessarie per l'utilizzo della funzione di autoprogettazione delle connessioni: